La strategia di digital marketing per un’azienda in un paese straniero deve puntare ad un’efficacia estrema. Nell’analisi per una strategia di internazionalizzazione di chi vuole esportare i suoi prodotti in Medio Oriente, ci siamo domandati se avesse senso implementare una strategia digitale ed eventualmente quali canali dovessero essere utilizzati. Si riporta qui di seguito una sintesi della ricerca effettuata.

Esito della ricerca

Le popolazioni Arabe continuano ad esplorare le tendenze globali attraverso internet, che sono ampiamente accessibili sui loro computer portatili e smartphone. La penetrazione di Internet, come si evince dalle tabelle sotto riportate, continua a crescere e, di conseguenza, aumenta in modo esponenziale l’utilizzo dei social media. Questo non solo ha determinato una forte espansione delle attività internet retail, ma ha anche portato i rivenditori con negozi ad usare un fronte digitale per la comunicazione con i clienti, sia per pubblicizzare le vendite promozionali sia per guadagnare feedback dai clienti.

La penetrazione di internet nel Medio Oriente e, in particolare, nei paesi di interesse secondo Internet World Stats.

Internazionalizzazione - Riderelli

Internazionalizzazione - Riderelli

Utilizzo dei Social Media

La penetrazione dei Social Media sul totale degli utilizzatori di internet nel 2014 tocca l’87%. E’ in forte aumento così come il loro utilizzo quotidiano. I social sono utilizzati sia dagli uomini che dalle donne, a tutte le età, ma in particolare dalle fasce 25-29 anni (21% degli utenti) e 30-34 anni (20% degli utenti).
I social network più seguiti negli Emirati Arabi Uniti sono Facebook e Twitter. In particolare, il primo è utilizzato dal 99% degli utenti. Twitter ha proporzioni più basse, ma la sua penetrazione sul totale è aumentata dal 28% del 2013 al 43% del 2014.
Instagram e Snapchat, sono i social emergenti. Per entrambi gli strumenti, negli EAU la percentuale di penetrazione è più alta rispetto alle altre regioni delle aree circostanti.

Internazionalizzazione - Riderelli

Tra le nuove modalità di fruizione dei media, inoltre, non bisogna dimenticare che è molto utilizzato lo streaming online. Il 6% del tempo che si passa sugli smart device avviene guardando video, nell’80% dei casi su Youtube.

Una strategia di web marketing nei paesi del medio oriente può avere i suoi vantaggi:

  • minori costi di ingresso rispetto agli strumenti tradizionali di comunicazione,
  • maggiore velocità nell’acquisizione di una brand awareness iniziale,
  • I trend di utilizzo dei media digitali in costante aumento,
  • Le donne tra i 35-50 sono quelle che utilizzano di più i canali digitali.

Come si può improntare una strategia di Web marketing?

I canali digitali grazie alla loro importante diffusione nei paesi del MO risultano essere di notevole importanza per il mondo della moda, perché possono consentire il raggiungimento del target prefissato in modo più aggressivo e veloce. Un aspetto da tenere in considerazione sono le lingue, si dividono in 50% lingua inglese e 50% lingua araba.

Le attività da sviluppare sono le seguenti:

  • Implementazione dell’indicizzazione e del posizionamento del sito web (meglio se dedicato al paese) con keyword in inglese e arabo;
  • Rafforzamento della strategia di web marketing attraverso l’apertura di un blog;
  • Pubblicità AdWords locali, attraverso keyword sul mondo fashion e stile Italia;
  • Pubblicità display su riviste locali per l’implementazione della notorietà del brand;
  • Attività di Lead Generation per implementare un database di indirizzi, o acquistarne da riviste del settore locale.
  • Digital PR, individuare blogger locali disponibili a parlare del Brand;
  • Linkbuilding generation, trovare sinergie di siti settoriali disposti a linkare il sito web del brand.
  • Integrare le attività dei social network attuali anche in inglese.

Panoramica competitiva del commercio elettronico

I principali player di “internet retail” nel Medio Oriente (EAU e Arabia Saudita su tutti) del 2015 sono rispettivamente:

  1. Souq, gruppo leader assoluto con quota del fatturato pari al 41% (marchio Souq.com),
  2. Amazon con una quota del fatturato pari a un valore del 12%.
  3. eBay, con una quota del fatturato pari a un valore del 11%.
  4. YOOX, appena entrato nel mercato con un partner locale.

E’ importante notare che l’ambiente competitivo del commercio elettronico è dominato da una manciata di player, dove solo alcune aziende sono leader del settore e rappresentano il 72% del fatturato 2015. Tuttavia, è stato stimato un valore di circa 3.000 portali di eCommerce che finora non sono riusciti ad avere impatti significativi.

Prospettive di sviluppo

E’ previsto che le vendite al dettaglio su Internet negli Emirati Arabi Uniti raggiungeranno un tasso di crescita annuo (C.A.G.R.Compound Annual Growth Rate) pari al 19% toccando quota 5.6 AED miliardi nel 2020.

La crescita del commercio elettronico è trainata principalmente dall’aumento della popolarità dei dispositivi mobili (tablet e smartphone).

In questo contesto anche l’Arabia Saudita, nonostante più arretrata rispetto agli EAU, ha margini di sviluppo elevati grazie ad una crescente penetrazione di internet che oggi si attesta al 60% della popolazione (secondo World Bank Data).