Come avere successo su LinkedIn

Utilizzare LinkedIn per le aziende B2B diventa sempre più importante.Molto spesso mi ritrovo a parlare con manager o titolari di aziende PMI, intenzionate a puntare su questo social network ma molto confusi sul da farsi. Spesso si improvvisano azioni senza aver valutato quali obiettivi raggiungere.
Bisogna subito chiarire una cosa, perché un’attività abbia successo su LinkedIn, e in generale nel mondo digitale, deve possedere tre importanti elementi:
  1. Volontà reale da parte della direzione o della proprietà aziendale di dedicare tempo e risorse ai social network.
  2. Budget a disposizione, il web non è gratis; si devono impiegare risorse umane (interne o esterne) e investire denaro in pubblicità.
  3. Strategia e tempo da dedicare, non ci si può improvvisare, bisogna avere un piano strategico da cui partire, monitorare e aggiornare, dedicando costanza nel tempo per garantire il successo.

Questa premessa, sottolinea il fatto che i risultati non arriveranno domani, ma hanno bisogno di essere costruiti giorno dopo giorno, con l’impegno di tutti i reparti aziendali.

Case history aziendale

LinkedIn per le aziende B2B richiede soluzioni appropriate, diverse da quelle per le aziende che si orientano al consumatore. Le fasi che descriverò in questo articolo, sono state già applicate ad una società che assisto. Il contesto è rappresentato da un insieme di aziende consociate ad una holding, che forniscono prodotti e servizi, operando in diverse aree geografiche, ognuna con la propria struttura e la propria forza vendita.

Le problematiche incontrate nel processo di implementazione del progetto Linkedin si riassumono in queste poche domande:

  • Come gestiamo i profili aziendali? Usiamo singole pagine aziendali o pagine vetrine per le consociate? quale sono le differenze?
  • Cosa dobbiamo far emergere? il gruppo o le singole società? Portiamo avanti solo attività di marketing o anche di vendita?

 Strategia digitale su LinkedIn per le aziende B2B

LinkedIn per le aziende B2B, una strategia digitale sviluppata in 6 punti. #sale20 #socialselling #insightblog Condividi il Tweet

1. Profilo aziendale di ogni singola consociata del gruppo.

E’ necessaria l’apertura di un profilo aziendale e non di una pagina vetrina perché essa presenta diverse limitazioni; due su tutte:

  • solo 200 caratteri per descrivere l’azienda anziché 2000 presenti in quello aziendale,
  • l’associazione dei profili dei dipendenti al momento Linkedin non lo prevede per la pagina vetrina.
2. Fare SEO con Linkedin per aumentare la notorietà del gruppo.
LinkedIn presenta una caratteristica molto importante ed è quella di essere aperto al motore di ricerca Google. Questo vuol dire che risponde a tutte le tecniche SEO.
Pertanto, è necessario mettere in evidenza sia il nome aziendale che quello del gruppo, scrivendo: “nome-azienda SpA – Gruppo-Holding”. Ogni singola consociata, in tal modo, farà branding sia al nome della propria azienda che al gruppo. Le altre parole chiave vanno distribuite all’interno del testo di 2000 caratteri, puntando sempre sul gruppo ma anche sui prodotti. (questo sarebbe stato limitato in una pagina vetrina).
3. Attività di marketing con LinkedIn.
Le attività di marketing relative alle singole pagine aziendali esigono sinergie rispetto a quelle del gruppo: è utile condividere sia contenuti del gruppo sia contenuti prodotti direttamente da ogni singola consociata. A tal proposito deve essere redatto un piano editoriale per i blog, singoli e di gruppo, con le linee guida impartite dalla casa madre (non potrebbe essere diversamente).
4. Coinvolgimento della forza vendita.
Un’altra attività da sviluppare su LinkedIn è rivolta alla forza vendita: devono essere previste una serie di azioni che coinvolgano proprio i venditori in contatto diretto con i clienti, partendo con la definizione e la creazione di profili e poi con azioni di coinvolgimento dei clienti.
5. Creazione di un gruppo LinkedIn per fare branding.

Come ultimo aspetto, una volta creati i profili di tutti i dipendenti, si deve puntare alla creazione di un gruppo su LinkedIn, uno spazio in cui tutti i membri dell’intera azienda potranno condividere elementi, discutere ed estendere la rete.

6. Digital PR su LinkedIn.
L’attività relazionale su LinkedIn è rivolta sia ai singoli marketing manager sia ai venditori. I primi con oneri maggiori, hanno il compito di individuare altri gruppi in cui prendere parte e promuovere le attività delle singole società per poter intercettare contatti qualificati e, altro compito non meno importante, quello di affiancare la rete vendita nel dare seguito alle loro attività.
Se volete condividere le vostre esperienze vi invito a commentare qui sotto l’articolo, mentre, se avete la necessità di valutare e pianificare una strategia su Linkedin per la vostra azienda, contattatemi! Vi affiancherò per adottare un percorso su misura adatto alla vostra organizzazione, rivolgendo il massimo dell’attenzione alla vostra  rete vendita.