L’economia dell’usato attira sempre più start up con nuovi modelli di business

L’economia dell’usato per l’Italia ha un valore di 18 miliardi di euro, lo riporta l’osservatorio 2015 “Second Hand Economy” condotta da Doxa per Subito. L’indagine riporta che il 38% degli italiani, pari ad un valore di circa 6,8 miliardi di euro, acquista su portali di eCommerce.

L’ottima salute di cui gode l’economia dell’usato è facilitata anche dal contributo che internet sta dando a questo settore grazie alla sua velocità e praticità di utilizzo. In questo contesto le categorie più gettonate sono così classificate per ordine di importanza: elettrodomestici, sport-hobby, veicoli, casa e persona.

Le auto è il primo segmento, in termini di fatturato, più venduto online, ed è proprio questo mondo delle quattro ruote che più si lega alla “second hand economy” allo sviluppo di nuovi modelli di business attraverso piattaforme eCommerce.

Nuovi modelli di Business

Come ho già riportato in un precedente articolo “Il digitale cambia il modello di business” è di pochi giorni fa la notizia che GoodBuyAuto piattaforma per la compravendita di auto usate, ha raccolto lo scorso anno in Italia 1,5 milioni di euro, ed oggi, punta ad espandere il suo mercato anche in altri paesi europei.

Il modello di business di Good buy Auto è caratterizzato  dalla garanzia sull’acquisto in conformità dell’usato pari a 12 mesi con la formula “soddisfatto o rimborsato”. Le auto che possono entrare in catalogo non hanno più di cinque anni di vita con meno di 100 mila km percorsi. Il marketplace assicura la monetizzazione al venditore al più tardi entro i 60 giorni dall’inserimento della vettura all’interno del portale.

Opportunità

Come abbiamo visto l’economia dell’usato apre a nuove opportunità, non sole nel mondo delle quattro ruote ma anche in altri settori. Il report completo lo potete trovare qui.

Vi invito a lasciare un vostro commento qui sotto. Per un eventuale contatto diretto qui il mio indirizzo mail: info@micheleriderelli.com