Come rendere un prodotto “Migliore” degli altri?
Ogni hanno, per settori come il vino, ma non solo, escono classifiche del tipo “i migliori 100 spumanti al mondo”. Se questo endorsement arriva da riviste Francesi importanti, che sappiamo essere i nostri principali rivalità nel settore, ci fa molto piacere essere inseriti nonostante potremmo trovarci al novantanovesimo posto.
Visto che esistono molte classifiche, la domanda che sorge spontanea è:
Che cosa significa “migliore”?
È più complicato di quanto sembri. Spesso si confonde con “qualità” (che significa aderenza costante alle specifiche) e “lusso” (il che significa, costa più del necessario).
Per cui il fatto è: i vini spumanti piacciono di più ad una fascia di età sopra ai 55 anni, i giovani preferiscono i Rosé, i vini Rossi affascinano più le classi benestanti, i bianchi vengono usati per l’utilizzo giornaliero, e tante altre considerazioni.
Quindi, quando si presenta un Imprenditore che dice: “questo prodotto è il migliore”, e sappiamo quanto noi italiani ci teniamo a questa affermazione, la realtà è che abbiamo torto.
Essere il migliore può anche essere vero per qualcuno, ma sicuramente non è vero in assoluto.
Le persone non sono tutte uguali, anche se è una frase scontata, intendo dire che ogni persona ha una sua storia, dei propri valori e credenze. Dato che anche un brand, o meglio, un’azienda ha una propria storia e valori, il marketing deve trovare il modo di intercettare e unire l’azienda con i giusti clienti.
Su questo proposito la lezione è semplice: il meglio è sempre negli occhi di chi guarda.
Ora lascio a voi riflette, su che cosa siete migliori e per chi?