Innovazione digitale - RIDERELLI

Innovazione digitale: come può essere affrontata dall’imprenditore

Prigionieri o padroni del nostro destino?

Trascorro tutta la settimana tra imprese e clienti, e mi ritrovo a spendere gran parte delle mie energie e del mio tempo a convincere i miei interlocutori a intraprendere la via dell’innovazione digitale. E come sempre mi sento rispondere: Per me è troppo presto; devo pensare allo stipendio dei miei dipendenti; devo preparare le consegne urgenti; la produzione non va avanti se no ci sono io; il commerciale aspetta da me delle risposte; e così via…”

La domanda sorge spontanea… siamo prigionieri o padroni del nostro destino?

I prigionieri del proprio destino, a mio parere, sono soprattutto quegli imprenditori sempre immersi nella quotidianità, che non prendono iniziative perché sono alla ricerca di risultati immediati, lavorano sempre in prima persona e ‘in emergenza’, sono coloro che vedono a breve termine (perchè non hanno il tempo di fermarsi a riflettere), perdendo opportunità mentre i concorrenti programmano il futuro.

La citazione è d’obbligo e deve essere forte affinché il messaggio passi.

Nelson Mandela ha pianificato il suo successo ispirandosi alla poesia di William Ernest Henley dal titolo originale “I am the master of my fate. I am the captain of my soul”

Il suo insegnamento? Si può  diventare padroni del proprio destino e capitani della propria anima, pur essendo rinchiusi tra quattro mura in 6 metri quadrati di spazio.

Affrontare il cambiamento cominciando dalle piccole cose.

Questo problema nasce perché siamo abituati ad affrontare le cose sempre allo stesso modo senza guardare oltre e magari, se proviamo cambiare, non cerchiamo confronto con chi le cose riesce vederle da un’altro punto di vista. In tal caso, un vero cambiamento non ci sarà mai!

Vorrei rassicurare tutti. Le cose sono molto più semplici di quello che sembrano, anche nell’intraprendere la strada dell’innovazione digitale. Si comincia dalle cose piccole. Con metodo, costanza e consapevolezza degli strumenti che si maneggiano tutti i giorni, possiamo aiutarci a gestire meglio e con più efficacia le nostre giornate super piene.

Mi piace ragionare col mio interlocutore sulla sua realtà, sulle azioni che svolge tutti i giorni e poi fargli notare che le cose possono migliorare, senza troppi stravolgimenti, con gli strumenti che già ha, ma di cui non conosce le reali funzionalità.

Cosa significa veramente innovazione digitale?

Partiamo da cosa non significa per rendere l’idea. Innovazione digitale sicuramente non significa possedere l’ultimo strumento super tecnologico per non sapere poi cosa farci. Bisogna, invece, essere consapevoli dell’utilità che quello strumento può avere per la nostra attività ed utilizzarlo per scopi precisi. Mi aiuterà a mantenere una relazione con il mio cliente e lo fidelizzerà alla mia azienda? Mi servirà per acquisirne di nuovi? Può essermi utile per mantenere il contatto con la mia rete vendita? Basterà essere consapevoli delle azioni che si vogliono finalizzare e come si possono attuare con quello strumento.

L’innovazione digitale non deve essere subita, deve essere un’opportunità di crescita! E’condivisione di idee e azioni.

Nei giorni scorsi ho incontrato un potenziale cliente con cui, tra le altre cose, ho avuto uno scambio interessante. Premetto che non mi piace spaventare le persone con terminologie altisonanti e per loro incomprensibili. Profilo basso inizialmente.

Cliente: Non ho bisogno di un sito web, i miei clienti non mi cercano su internet.

Io: In effetti non hai bisogno di un sito web; nella maniera in cui lo vedi tu, una mera vetrina, oggi è solo un costo!

Continuando nella conversazione, per curiosità, ho verificato i flussi di ricerca su internet di alcune parole chiave attinenti alla sua attività…

Io: Wow! I numeri di ricerca sono di tutto rispetto e con  trends  in aumento per quel che ti riguarda!.

Cliente: E il mio concorrente?

Io: Beh! Il tuo concorrente sta già lavorando su internet… guarda qua! Il tuo concorrente ha già un profilo twitter e sta parlando con le persone.

Solo dopo mi rendo conto che il potenziale di mercato che ho stimato in meno di 20 minuti, per quel determinato settore, è lo stesso che il mio cliente ha stimato in anni di lavoro, soldi di viaggi, telefonate.

Morale della favola?

  • Innovarsi nel digitale non significa subire il cambiamento.
  • Impariamo ad utilizzare gli strumenti digitali nel modo giusto.
  • Confrontiamoci, diamo costanza al nuovo per dimezzare gli sforzi di tutti i giorni
  • Valutiamo il nostro modello di business e il modo in cui possiamo integrarlo con le attività digitali.

Se riusciremo a fare queste cose impareremo a non subire l’innovazione digitale e, ne sono sicuro, impareremo a sfruttare il nostro reale potenziale per ridurre costi e per incrementare valore competitivo.

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